ARTIFICIALI E SPLIT RING: SERVONO O NO?

Gli angler piú esperti sapranno di sicuro che cosa è uno split
Tuttavia i meno esperti, o coloro che si avvicinano a questa fantastica tecnica di pesca, possono avere qualche incertezza
Gli split, non sono altro che quegli anellini collocati nell’anello della “madre passante” degli artificiali
Per semplificare, è un anellino situato dove legate di solito il vostro artificiale
E, ovviamente, hanno diversi diametri in funzione dell’artificiale che si sta utilizzando

Ora che tutti sappiamo che cosa è uno split di un artificiale,
Qui viene la diatriba
“Ma lo split serve o non serve”
Molti angler sono soliti toglierlo dopo l’acquisto delle esche, altri invece, sicuri della sua efficacia lo mantengono
Vediamo in questo articolo come agire correttamente
SPLIT RING , QUANDO LASCIARLO
Molti artificiali vengono venduti con gli split
Ebbene dovete sapere che tutte le esche vengono studiate e lungamente provate in vasca prima dell’immissione nel mercato
Per cui, se viene posto un anellino tra la lenza madre e “la madre passante” dell’artificiale…
…Un motivo ci sará!
Infatti, alcuni artificiali che hanno un nuoto sinuoso, come ad esempio i floating che lavorano a 1,5 metri d’acqua con recupero lento
Sono soliti smuovere la testa nell’azione di recupero
Togliere uno split a un artificiale come questi e fare un bel nodo, significherebbe senza dubbi irrigidire il movimento soprattutto con uno di quei nodi serrati
Accorgimenti da prendere
Se vuoi proprio levarlo perch`non sopporti gli split
Allora dorai scegliere tra due tipi di accorgimento. L’uno o l’altro sono entrambi validi
- Usare un moschettone che, dunque, permetterá un certo grado di libertá all’artificiale
- Usare un nodo a gassa che, allo stesso modo, permette diversi gradi di libertá
- Il moschettone rimarrá sempre chiuso invece, ci sono (rari) casi di split ring dove la lenza entra nella spira del ring e, con le fughe del pesce, fuorisce
QUANDO POSSO TOGLIERLO
Alcune rare volte, certi artificiali sono venduti con degli split che in realtá non servono a niente
Prendiamo il caso dei popper o altre esche che lavorano prettamente in superficie
In questi casi gli split sono del tutto inutili e non offrono nessun vantaggio
Anzi, uno split di un materiale poco diverso della madre passante dell’artificiale, dará luogo a corrosione con consegunete manutenzione dell’artificiale
IL NOSTRO CONSIGLIO
Per risolvere la diatriba sopra presentata
Personalmente consiglio, prima di tutto, di capire come nuota l’artificiale che abbiamo di fronte
Si muoverá lateralmente?
È un’esca progettata per “scodinzolare” sott’acqua?
Se si, lo split ring, per natura permetterá questi movimenti in maniera piú naturale rispetto a un nodo senz’asola sull’artificiale
Dunque, in questo caso, lasciate l’accessorio li dovè!
Se siete di fronte a un artificiale con i movimenti descritti sopra, ma questo è assente di split ring, allora potete pensare di adottare un moschettone
I vantaggi del moschettone
Montare un moschettone al posto di uno split ring offre alcuni vantaggi come ad esempio:
- Facile sositutizione
- Assenza di “possibile corrosione”
- Cambiare artificiale rapidamente senza lasciare “rimasugli di nodo”
Se invece utilizzate artificiali che nuotano prettamente in superficie e hanno un’azione di pesca “lineare” cioè non sono soliti muoversi lateralmente
O, per i piú esperti, non sono nati per “jerkate”
Allora potete fare a meno di questo accessorio e potete annodare tranquillamente il terminale sull’esca
Seguici ed entra a far parte della nostra community:
Grazie per le preziose informazioni ,vedo che comunque per la maggior parte delle esche artificiali vendute normalmente nei negozi hanno gli anellini per cui ne deducono come da Voi indicato che non devono essere tolti grazie mille
Cia Luca! Esattamente..è meglio non toglierli