Pesca spinning lago

Big Bass e Texas Rig

big bass texas rig

Il sogno di ogni pescatore d’acqua dolce, sia principiante che esperto, è catturare un Big Bass: quel grosso pesce vecchio, schivo, diffidente e furbo che ossessiona la mente di chi lo insegue. In questo articolo, esploreremo le abitudini, i periodi migliori, la scelta dello spot, l’alimentazione, le esche e le attrezzature per realizzare questo sogno. Il Bass è senza dubbio un pesce unico nel suo genere, che può essere insidiato con un’infinità di tecniche e attrezzature, dal finesse all’utilizzo di esche enormi. Scoprire e stanare un grosso bass non è semplice, ma neanche un obiettivo impossibile da raggiungere: basta prestare attenzione ad alcuni aspetti fondamentali per aumentare le probabilità di successo.

Contenuti

Spot e abitudini del Big Bass

Caratteristiche degli specchi d’acqua

Il punto di partenza è la scelta dello “spot”: individuare il lago, il canale, la cava o la diga dove vivono i Big Bass è fondamentale per iniziare con il piede giusto e mettere in campo la migliore strategia. Ma quali caratteristiche deve avere uno specchio d’acqua per ospitare un Big Bass? Il pesce che stiamo cercando si comporta diversamente rispetto ai suoi simili di taglia inferiore. Sceglie con molta attenzione le sue zone di confort, dalle quali può cacciare senza troppa fatica, e quei punti dove, qualora si sentisse minacciato, troverebbe un facile rifugio. Quindi, zone con ampi spazi, acque profonde o medio profonde e ricche di ostacoli che le rendono poco accessibili, e tutti quei punti dove la batimetrica del fondale cambia drasticamente.

Alimentazione e momenti di attività

Anche il modo di alimentarsi di un Big Bass è diverso dai suoi simili: si nutre con minore frequenza e ambisce a prede sostanziose come pesci, gamberi o anfibi che riescano a saziarlo e a fornirgli il massimo livello energetico e nutritivo. Pertanto, è importante individuare non solo il posto giusto, ma anche i momenti di attività maggiore, come il cambio del tempo, i cambi di luce (alba e tramonto), l’arrivo di fronti freddi o perturbazioni e le fasi lunari. Infatti, la luna nuova può essere decisiva per quanto riguarda i momenti in cui dobbiamo impegnarci con maggiore dedizione.

Fattori genetici

Il Big Bass non è un pesce qualunque: la sua genetica gli permette di raggiungere dimensioni importanti, ma ciò accade solo in corrispondenza di alcuni elementi. Il luogo, l’alimentazione e la possibilità di riprodursi con ceppi genetici differenti sono fondamentali per la mescolanza del patrimonio genetico, evitando la consanguineità della discendenza che potrebbe portare.

Attrezzatura e dedizione

Conoscere tutti questi elementi ci pone sicuramente in vantaggio. Da questo momento in poi, per fare la differenza serve solamente il nostro impegno e la nostra dedizione nel dedicare tempo e risorse per raggiungere l’obiettivo. L’attrezzatura va curata in maniera meticolosa senza trascurare nulla e senza lesinare sulla qualità di tutto il sistema pescante.

Scegliere l’esca in base alle condizioni dell’acqua

Nei negozi più forniti vedremo muri di espositori pieni di esche specifiche per la pesca al Bass, cosa che può spiazzare i meno esperti. Il Bass è un pesce che si affida molto sia alla vista mentre è in caccia sia alla percezione delle vibrazioni percepite dalla linea laterale. La scelta di un’esca con poca mobilità o con una colorazione sbagliata potrebbe vanificare la cattura. A seconda delle tipologie di acque nelle quali andremo a pescare (acque limpide o torbide), dobbiamo porre attenzione a scegliere bene i colori delle nostre esche, siano esse soft o hard bait. La scelta del colore giusto è importantissima.

Il pesce grosso si alimenta in maniera diversa e particolare rispetto agli altri, e la nostra bravura dovrà risiedere nella corretta presentazione dell’esca, mantenendo la massima naturalità e riuscendo a stimolare e incuriosire il più possibile il pesce. Prendiamo in considerazione tre principali elementi: giorno, notte e limpidezza dell’acqua. In acqua limpida, optiamo per colorazioni molto naturali e il più imitative possibile di tutto quello di cui il pesce può cibarsi in quel determinato spot.

Mentre in acqua torbida, colorazioni che creino un netto contrasto sia sul fondale che in acqua sono da preferirsi, come il nero o il marrone scuro, ma anche colori molto appariscenti o fluo come ad esempio il giallo, il verde acido, il rosso o l’arancio. Questi colori possono aiutarci a far incuriosire maggiormente il pesce e stimolarlo all’attacco.

Creature

Anch’esse esche tipiche del mondo del Bass-fishing, esche che stimolano alla perfezione aggressività e territorialità del predatore, grazie alla grande quantità di vibrazioni che possono emettere in acqua. Non imitano nello specifico né pesciolini né gamberi, sono esche da avere sempre al seguito perché spesso riescono a smuovere anche i pesci più smaliziati, specialmente in spot molto frequentati dove i pesci sono abituati a vedere molte esche.

creature lure black bass

Worm

Imitazioni di vermi famosissime, spesso riescono a smuovere anche il più apatico dei pesci e sono tra le soft bait con le quali si può riuscire a catturare moltissimo. Adatti a diverse tipologie di recupero e a molteplici tipologie di rig.

Se vuoi maggiori informazioni, leggi la nostra guida ai migliori artificiali per il bass.

Il Texas-Rig

Pescando in libera da terra in prossimità delle cover e di tutti quei punti dove trova asilo il pesce, il rig più famoso ed utilizzato è senza dubbio il Texas-Rig. Questo rig è di una semplicità d’esecuzione assoluta e ci occorreranno davvero pochissimi accessori per la sua realizzazione: stopper in gomma, piombi a proiettile di varie grammature e ovviamente degli ami off-set (ami anti incaglio).

Lo stopper

Conosciuti anche come chicchi di riso, hanno una funzione semplicissima, ovvero quella di tenere il piombo in battuta sull’amo evitando così che questo scorra sulla lenza, facendo diventare un unico corpo piombo, amo ed esca. Altre peculiarità importanti sono: la precisione nel lancio, fondamentale per piazzare l’esca in punt

Il piombo a proiettile

Il piombo a proiettile è uno dei componenti principali del Texas-Rig. La sua forma aerodinamica e affusolata gli permette di scivolare facilmente tra ostacoli e vegetazione sott’acqua, riducendo al minimo il rischio di inceppamenti. I piombi a proiettile sono disponibili in diverse grammature, e la scelta di quella giusta dipenderà dalla profondità dell’acqua e dalla velocità di affondamento desiderata.

piombi proiettile
Piombi proiettile

L’amo

sicuramente l’elemento del rig a cui spetta il compito più importante. Le peculiarità che deve avere, oltre ad una punta ben affilata per avere la massima penetrazione in fase di ferrata, devono essere il più robusto possibile per resistere alle sollecitazioni una volta che è nella bocca del pesce. Poniamo cura alle proporzioni: infatti, l’amo non deve mai superare i tre quarti della grandezza dell’esca, questo per non andare a inficiare sulla sua mobilità in acqua.

Realizzazione del rig

si parte dallo stopperino o chicco di riso, si infila il nostro spezzone di fluorocarbon nell’asolina dove è infilato lo stopper e si fa scorrere sulla nostra lenza. Successivamente sceglieremo il nostro piombo in base alla profondità dello spot e in relazione alla distanza di lancio che abbiamo intenzione di coprire. Una volta inserito sul filo il piombo, legheremo il nostro amo; uno dei nodi migliori è il CLINCH, un nodo veloce, semplice da realizzare e che ci aiuterà a mantenere quasi inalterato il carico di rottura della lenza.

Canna

La canna riveste la massima importanza. La scelta è molto soggettiva, ma le qualità che non dovranno mancare sono: leggerezza, sensibilità, un’azione extra fast e un casting medio dai 5 ai 20 grammi. Anche la lunghezza è molto importante; infatti, la scelta va fatta tenendo conto dei luoghi dove intenderemo andare a pescare. Ad esempio, pescando da terra dove sono presenti ostacoli nel sotto riva come rami o cannetti, un attrezzo più lungo ci aiuterà nell’aggirarli, specialmente se abbiamo il pesce “in canna”, e una canna dai sette piedi in su è l’ideale.

La “monopezzo” è l’attrezzo più adatto in grado di esaltare al massimo tutte le caratteristiche menzionate; di contro, naturalmente può essere molto scomoda durante il trasporto o gli spostamenti per i vari cambi di spot durante la pescata. Questo inconveniente è ovviabile con una canna a due pezzi. La continua evoluzione da parte delle aziende produttrici, con modelli sempre più all’avanguardia, più competitivi e tecnici, ha portato a ottimi livelli anche questa categoria di canne da pesca.

Mulinello

Un modello di taglia tra il 2500 e 3000 è da preferirsi, compatto, robusto e leggero, a bobina fissa (frizione superiore); caricato con filo trecciato di 0,16 mm, al quale con un nodo di giunzione collegheremo il fluorocarbon di diametro compreso tra 0,25 e 0,35 mm. Nulla impedisce a chi non apprezza il trecciato di usare il fluorocarbon in bobina, col vantaggio che, grazie alle sue caratteristiche, è sicuramente più resistente del trecciato alle abrasioni che potremmo avere nel combattimento, tentando di estirpare dalle cover un bel pesce qualora il filo strusciasse sugli ostacoli.

Considerazioni finali

La pesca del Bass a spinning non è affatto cosa semplice; un buon bagaglio tecnico e una buona continuità nelle uscite di pesca saranno necessarie per avere maggiori probabilità di riuscita. Mai demordere: ogni lancio può essere quello decisivo.

Articolo di Arnaldo Mangolini

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