Spinning mare

La pesca a spinning in mare è piuttosto recente se comparata a quella in lago o in fiume. Ma non per questo meno emozionante, anzi…

Il mare offre davvero molto, le specie ittiche insidiabili a spinning sono numerosissime e variano da stagione a stagione Le attrezzature sono senza dubbio diverse rispetto a quelle utilizzate per lo spinning in acque interne.

Spesso non è così facile praticare lo spinning al mare come in altri ambienti, ciò è dovuto alla diversità della fauna qui presente. Inoltre, bisogna spesso fare i conti con la stagione balneare, che limita le nostre finestre temporali, soprattutto se pratichiamo lo spinning dalla spiaggia.

Gli spot per lo spinning in mare sono numerosi e, come nostra consuetudine, inizieremo qui a descriverne le principali caratteristiche

Gli spot per lo spinning in mare

Come appena detto, gli spot per pescare a spinning in acqua salata sono davvero molti. Forse i più esperti conosceranno già le varie tipologie di spot, ma ciò non vale per i neofiti.

Dunque qui di seguito un breve elenco degli ambienti di pesca per lo spinning in acqua salata.

Spinning dalla scogliera alta

La scogliera rocciosa di tipo alto, è uno degli ambienti più impervi dove praticare lo spinning. Questi spot sono spesso difficilmente raggiungibili a piedi, spesso preceduti da dei sentieri e percorsi accidentali.

Tuttavia, offrono importanti vantaggi, quali, ad esempio un fondale molto profondo dove anche diversi predatori pelagici e di profondità trovano un buon territorio di caccia.

Anche alle specie pelagiche come le aguglie piacciono molto le scogliere alte rocciose e pure a sgombri e sugarelli.

In questo spot potrai pescare a spinning in diversi modi. Potrai focalizzarti su qualche predatore di profondità, come ad esempio il dentice. Oppure pescare qualche pesce di superficie come le occhiate, barracuda e palamite.

Relazionato a questo ambiente di pesca c’è il RockFishing, un particolare modo di pescare sfruttando buche e tane tra le rocce dove voraci scorfani ed anche saraghi possono aggredire i nostri artificiali

Pescare a spinning dalla scogliera bassa

La scogliera bassa è un altro luogo per lo spinning medio leggero. Spesso di carattere artificiale, questi spot danno uno slancio verso il largo e riparo alla minutaglia.

Sono spesso caratterizzati da fondali moderati, in genere dai 3 ai 6-7 metri. Sono interessanti i “pennacchi” frangiflutti posizionati sulle spiagge. Questi, in caso di mareggiate, formano correnti parallele ad essi dove, appena al lato, sono presenti secche.

Questi “rigiri di corrente” e cambi di profondità ( buche) fanno si che ci sia un discreto apporto di nutrienti con conseguente instaurarsi della catena alimentare I predatori “re” di questi spot, sono il branzino, il pesce serra e la leccia amia

Pesca a spinning dalla spiaggia a lento declivio

Per chi non lo sapesse, per “declivio” si intende la profondità dell’acqua appena dopo il bagnasciuga.

Avremo dunque spiagge a rapido declivio, dove appena dopo il bagnasciuga avremo 2 metri d’acqua e spiagge a lento declivio dove occorrerà allontanarsi decine di metri dalla riva per avere una discreta batimetria.

Se pensi che sia inutile pescare a spinning da una spiaggia a lento declivio, ti sbagli. Infatti queste spiagge offrono alcuni pesci atipici per lo spinning in mare, ma proprio per questo divertenti da insidiare.

Le spiagge a lento declivio hanno spesso un fondale sabbioso e sono ricche di conchigliette e alcuni invertebrati che si nascondono nella sabbia.

È l’habitat perfetto per pesci che si cibano sul fondo come rombi, sogliole e mormore. Qualcuno ti ha detto che non si possono pescare il rombo a spinning?

Si sbagliano di grosso, infatti con lo spinning leggero e ultraleggero potrai pescare dagli arenili utilizzando worm piombati facendoli saltellare sul fondo.

Pesca dalla spiaggia a rapido declivio

Se vuoi pescare a spinning in una spiaggia con fondale profondo, o meglio a rapido declivio, allora dovrai considerare alcune cose.

Generalmente questo ambiente non ospita una gran varietà di specie. Infatti principalmente potrai trovare Branzini, Occhiate e Pesci Serra.

Questi spot sono interessanti in fase di “scaduta”, cioè subito dopo una forte mareggiata. Per praticare efficacemente lo spinning dalla spiaggia con acqua profonda dovrai soffermarti su quello che volgarmente viene chiamato “scalino“.

Cioè quel cambio brusco di profondità situato immediatamente dopo il bagnasciuga In questo punto, con le onde in scaduta c’`un forte ricircolo di materiale organico e di pesce foraggio.

Ed è proprio quest’ultimo ad attirare qualche affamato predatore come occhiate e branzini, Ancora una volta, presta attenzione alle specie piccole e scegli piccoli ondulanti o minnow capaci di nuotare bene anche tra i vortici e le turbolenze.

Spinning in porto

Pescare a spinning in un porto può essere molto divertente, in quanto sono spot con grande varietà di specie. I porti sono frequentati da sugarelli che stazionano in superficie alla ricerca di cibo.

Da occhiate che, a mezz’acqua, si nutrono di avannotti e piccoli pesci
E in profondità, da saraghi e addirittura cernie. Non dimentichiamoci poi di barracuda, pesci serra, e spigole, abituali frequentatori dei porti.

La diversità di predatori insidiabili fa si che l’attrezzatura da utilizzare debba variare da predatore a predatore. Anche se, con una attrezzatura da spinning medio-leggero si possono affrontare quasi tutte le casistiche.

Tra gli artificiali utilizzabili ci sono ondulanti recuperati a mezz’acqua, popperini e needle recuperati in superficie per pesci serra o lecce stella.

Si può anche pescare a spinning con esche siliconiche ( i vari worm) calate con testine piombate, appena sotto i nostri piedi e fatte sapientemente saltellare.

Spinning d’altura

Lo spinning d’altura o in mare aperto richiede per forza di cose una barca, ma anche un gommone va benissimo.

Qui l’ambiente marino è assai duro, i fondali sono elevati (varie decine di metri) la salinità generalmente forte.È l’habitat perfetto dei grandi predatori del mare come i tunnidi tra cui: tonno rosso, tombarelli e aletterati.

Ma anche di altre specie come la lampuga e la ricciola. Se siete al largo con la vostra barca e notate una grande mangianza, con un notevole movimento d’acqua, è possibile che li sotto ci siano anche diversi tonni.

Proprio ricercando queste grandi mangianze i più esperti si spingono allo aspinning al tonno ( o alletterati). Quest’ultima tecnica di pesca richiede sforzo, costanza, attrezzature particolari e un certo grado di esperienza.

Per pescare il tonno e gli alletterati a spinning si usano artificiali affondanti, (spesso con un effetto in caduta chiamato “wobbling“) chiamati StickBait.

Per il tombarello invece piccoli ondulanti o Jig sono perfetti. In presenza di grandi mangianze si possono anche utilizzare piccoli popper.