Nodi sul trecciato: perché si formano e come evitarli
Molti angler, anche esperti, sono soliti usare il trecciato per imbobinare i loro mulinelli.
Come giá scritto in un altro post, il trecciato offre numerosi vantaggi. Ma come si dice, “non tutto è oro quel che luccica”.
Infatti, uno dei problemi maggiormente riscontrati per chi pesca a spinning con il trecciato, sono sicuramente nodi e parrucche.
In quest’articolo ci soffermeremo sui noiosissimi nodi che a volte si formano sul nostro trecciato.
Contenuti
L’importanza di imbobinare bene il trecciato
Una delle operazioni piú importanti, una volta che hai comprato la tua lenza trecciata, è senza dubbio quella dell’imbobinamento.
È giunta l’ora di avvolgere il tuo filo nel tuo mulinello da spinning. Ma sei sicuro di saperlo fare correttamente?
Sicuramente gli angler esperti sanno perfettamente a cosa mi sto riferendo, ma ció potrebbe non valere per i neofiti.
Devi sapere che il tuo trecciato è stato imbobinato in un verso nel rocchetto di plastica che hai appena comprato.
Facendo uscire 30cm di filo dal rocchetto, potrai facilmente notare le spire e la direzione di avvolgimento. La capacità o meno di mantenere “le spire” è intrinseca del materiale e viene detta “memoria“.
Una volta identificata la natura degli avvolgimenti, immergi la tua bobina in un secchio d’acqua, prendi una delle estremitá ed effettua un piccolo nodo sulla bobina del tuo mulinello, taglia dunque l’eccedenza.
Ora potrai recuperare il filo, assicurati che il mulinello rispetti il senso degli avvolgimenti ( spire) come nel rocchetto di plastica.
Questo piccolo accorgimento ti permetterá di evitare numerose parrucche e conseguenti stop nell’azione di pesca.
La natura dei nodi sul trecciato
A volte, può capitare che emergano dei nodi dal trecciato imbobinato. Alcuni sono delle e proprie gasse in genere di 2 o 3 cm, altri invece sono piccoli nodi semplici serrati.
Dunque, per risolvere il problema alla radice, occorre identificare la natura di questi nodi, saperla riconoscere.
Gasse
Sei di fronte a una sorta di “anello” che fuoriesce dalla bobina: per comodità, questa verrà chiameremo gassa. La causa più comune a questo problema è la lenza in bando e conseguentemente recuperata.
Se pesch ia a spinning ultraleggero o molto leggero e dopo il lancio recuperi “la lenza morta” detta anche “in bando”, potrebbero originarsi delle parrucche nella tua bobina.
Queste parrucche sono solite non comparire in tutta la sua estensione, ma bensí lasciare qualche rimasuglio, ecco appunto le gasse.
Per risolvere questo inconveniente applica pó di pressione sulla lenza che recuperi. 2 dita semi-chiuse saranno piú che sufficienti per generare una buona tensione ed evitare quindi l’insorgere di gasse.
Nodi semplici
Questi nodi, sono spesso “un mistero” anche per gli angler piú esperti. Ebbene abbiamo scoperto, approfondendo un po’ il tema, che questi piccoli nodi spesso presenti vicino all’artificiale.
…sono in realtá generati da come stai pescando a spinning e con quali artificiali.
Mi spiego meglio. La comparsa di nodi semplici sul trecciato è molto più frequente in esche artificiali di superficie quali popper e needle.
Ma anche su alcuni jig.
Qual è il motivo?
La risposta va ricercata nell’azione di pesca e nelle ferrate. Infatti , se recuperi un jig, jerkando violentemente e con qualche start&stop (vedi ad esempio la pesca al tombarello o agli aletterati), allora il filo può avvolgersi su se stesso durante una jerkata.
Per quanto rigurda invece gli artificali di superficie, capita invece di ferrare violentemente su qualche cacciata del predatore. In conseguenza di queste ferrate, succede che l’artificiale vola per 1 metro generando un nodo sempkice che si chiude al recupero successivo.
Ecco allora svelati i misteri dei nodi e qualche trucco su come potrai evitarli. Spero che questo articolo ti sia stato utile. Lasciaci un commento!
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