Rapporto recupero del mulinello: cosa c’è da sapere
“Che bel mulinello! Ma fará al caso mio? “
“Avrá una buona capacitá di recupero?”
“Sará abbastanza veloce?”
Quante volte ti è capitato di andare in un negozio di pesca e sentire queste domande da qualche acquirente?
O forse tu stesso ti sei fatto una o tutte le domande sopra al momento dell’acquisto di un buon mulinello.
Come marca e produttori di artificiali, noi Team AletSpinning ne proviamo davvero un un bel pó!
Ecco allora che QUI diremo tutto ma proprio tutto quello che dovrai sapere sulla velocitá di recupero
Contenuti
Una premessa: perché nello spinning il mulinello è così importante?
Il mulinello è probabilmente lo strumento principe della pesca a spinning. Dopotutto, stiamo parlando di una tecnica di pesca incentrata sul lancio e recupero.
Va da se che il mulinello, così come la canna, saranno altamente sollecitati a differenza di una canna/mulinello per la tecnica della bolognese.
Praticare questa tecnica ci fa muovere, camminare, arrampicare e ricercare il predatore dove crediamo di trovarlo, lanciando e recuperando praticamente senza soluzione di continuità.
Fatta questa premessa , scontata per gli angler esperti ma doverosa per i novizi, è alquanto banale evincere l’importanza di pescare con un buon mulinello: uno strumento che deve offrirci affidabilità e non lasciarci”per strada” dopo tante sollecitazioni.
Mulinello da spinning e qualità
A seconda degli ambienti dove andremo a pescare dovremo tenere in conto la robustezza del nostro mulinello.
Infatti, se siamo soliti pescare in mare, la salsedine è altamente corrosiva e dunque la scelta deve ricadere su un modello resistente all’azione del mare.
Anche il predatore insidiato ricopre un ruolo importantissimo nella scelta di un mulinello da spinning.
Se hai intenzione di pescare le trote a spinning, di certo non potrai andarci con un mulinello da spinning pesante per gli alletterati. Ok, paragone forte e sicuramente “ridicolo” per chi pratica a spinning.. Tuttavia, mi è capitato vedere angler esperti con combo (canna/mulinello) del tutto “fuori luogo”.
Archetto e bobina di un mulinello
Fatte tutte queste doverose precisazioni, ora vedremo che cosa è la velocitá di recupero dei mulinelli.
Prima di tutto, da un punto di vista meccanico, un mulinello può essere assimilato per molti versi ad una turbina.
Infatti, in ogni turbina abbiamo una parte statica (statore) e una parte in movimento (rotore).
Senza annoiarvi con nozioni di meccanica, la nostra parte statica, immobile, non sará altro che la bobina del mulinello.
Al contrario, la parte in movimento (o meglio, in rotazione) sarà rappresentata dal nostro archetto.
Una volta ben chiari i banali principi sopra possiamo addentrarci nella velocitá di recupero dei mulinelli.
Che cosa è la velocità di recupero di un mulinello
Si definisce velocitá di recupero quel rapporto X:1 che indica quanti giri compie l’archetto girando una volta la manovella del nostro mulinello.
Un rapporto 5:1 significherá dunque che al girare una volta la manovella l’archetto compierá 5 rivoluzioni o giri sulla bobina.
A seconda delle case costruttrici e da modelli a modelli varia anche la velocità.
Avremo dunque mulinello piú veloci e mulinelli piú lenti. La velocitá di un mulinello sarà dunque definita dal suo rapporto di recupero.
Vediamo allora di capire quando possiamo definire un mulinello “veloce” e quando abbiamo fra le mani un “mulinello lento”.
In linea di massima possiamo catalogare come “lenti” quei mulinelli con un rapporto pari a 4:1 o 4,8:1 e i veloci quelli superiori a 6.
- Velocitá di recupero mulinelli lenti 4:1 e poco sopra
- Velocitá di recupero mulinelli veloci 6:1 e sopra
Lo standard sopra è adottato, ad esempio, da Shimano.
Quando utilizzare un mulinello veloce e quando un mulinello lento
La velocitá di un mulinello non definisce né la sua qualità, né la sua bontà. Più di una volta mi é capitato di sentir dire: ” eh ma quel mulinello é troppo lento..”
Viceversa peró, difficilmente mi è capitato sentir dire che il mulinello é troppo veloce. Spesso, si associa la lentezza di un mulinello alla scarsa qualità o magari ad una scarsa efficienza.
Piú semplicemente, si ricade nel banale lento=scarso e veloce=buono. Niente di più errato.
La velocità del mulinello deve essere adeguata per gli artificiali utilizzati ed al tipo di pesca che stiamo affrontando.
In altre parole, se peschiamo con artificiali che hanno bisogno di un recupero rapido e frenetico, sará difficile e stancante adoperare un mulinello lento.
Sará difficile far lavorare bene l’artificiale e anche se ci riuscissimo, solleciteremo il mulinello molto di piú del normale, incrementandone l’usura e riducendogli dunque la sua vita.
Al contrario, se peschiamo con esche a movimento lento, o molto lento, come ad esempio un WTD, allora un mulinello veloce sarà controproducente.
Anche in questo caso saremo costretti a fare “un piccolo sforzo” in piú per calibrare bene il nostro recupero e non far perdere all’esca naturalezza.
Rapporto di recupero del mulinello e stanchezza
Ovviamente, quanto detto prima non significa che abbiamo bisogno di un mulinello diverso per ogni tipo di artificiale utilizzato.
Allora è davvero così importante la velocità del mulinello?
A mio avviso non è cosí importante purchè si tenga conto dell’esigenze degli artificiali utilizzati.
In sostanza non dobbiamo esagerare con mulinelli super lenti o super veloci e scelti “ad hoc” per gli artificiali. La scelta dovrà dunque ricadere su uno strumento intermedio di compromesso e atto a bilanciare la combo canna/mulinello.
Bisogna tenere in conto che se la velocità di recupero non è cosi fondamentale per la vostra azione di pesca, lo è invece per la vostra stanchezza.
Come giá detto sopra, potrai adattare un mulinello lento a una pesca rapida, accorciandogli la vita ma soprattutto stancandoti anche molto.
Ecco allora che ha senso vedere e interpretare la velocitá di un mulinello in termini di “comfort in pescata” e stanchezza.
Rapporto recupero mulinello spinning: in sintesi
Non fasciamoci troppo la testa alla ricerca del mulinello perfetto e su misura per il nostro artificiale.
Pensiamo invece ad acquistare un mulinello che bilanci bene la nostra canna, che soddisfi i nostri requisiti di comfort e,soprattutto, che non ci faccia stancare troppo.
Sará poi cura dell’angler dar vita saggiamente all’artificiale “sentirlo” come dicono i piú esperti. É questo infatti l’aspetto piú importante della tecnica dello spinning non dimentichiamocene mai!
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