Artificiali pesca a spinning

Colori esche artificiali

Un tema sempre fresco attuale e fonte di moltissimi dibattiti inerente al vastissimo mondo della pesca con esche artificiali è sicuramente quello dei colori e della scelta di questi per i nostri artificiali.

Contenuti

Come scegliere l’artificiale

La scelta del colore è di fatto molto importante e può essere determinante per la risoluzione di ogni nostra sessione di pesca.

Le aziende produttrici ci deliziano con cataloghi pieni di artificiali dalle forme e fogge più stravaganti , cosi come i negozi.

Spesso infatti specialmente per chi inizia ad appassionarsi a questa tecnica si ritrova ad entrare in quest’ultimi trovandosi davanti a muri pieni zeppi di artificiali e questo può disorientare non poco i neofiti inducendoli a pensare che gli serviranno chissà quanti tipi e chissà quante colorazioni spendendo un piccolo patrimonio solo in esche per non farsi cogliere impreparati durante una pescata, ma non è così!

Negozi e Marche

Tuttavia se le aziende e i negozi hanno una cosi ampia gamma di colori e forme un motivo ci sarà, indubbiamente il primo ad essere catturato è l’occhio del pescatore che è la prima vera e propria preda di un’esca artificiale.

È si proprio cosi, perché se un’esca non ci ispira fiducia e non ci piace spesso non ci farà avere buoni risultati perché nello spinning come dico sempre “ci vuole Fede” anche di più che in altre tecniche o meglio bisogna crederci,immedesimarsi nell’artificiale sentirlo attraverso la canna farlo muovere in maniera sinuosa, adescante oppure imprimergli un nuotofrenetico o a scatti rendere quel pezzo di PLASTICA, SILICONE o METALLO vivo agli occhi del predatore e con un oggetto che poco ci ispira tutto questo viene meno.

Artificiali e predatori

Un altro motivò risiede nell’intelligenza del pesce infatti in quei luoghi dove c’è molta pressione di pesca questi possono imparare a riconoscere i colori e i movimenti delle esche memorizzandoli  smettendo quindi di attaccarli per cui anche cambiando un piccolo particolare sula colorazione o anche il tipo di scent all’interno della mescola fatto esempio per le soft-bait può essere molto risolutivo.

Dunque come fare?

Quali sono i fattori e quali le condizioni di cui dobbiamo tenere conto per scegliere il colore della nostra esca?

Sicuramente la nostra base di partenza sarà il predatore vogliamo insidiare in quel determinato luogo ma anche, giorno, notte e condizioni dell’acqua, sono  tematiche molto importanti da tenere in considerazione.

Il predatore : un consiglio che do sempre e che cerco di fare in ogni mia pescata è quello di mettermi nei panni del pesce ma per fare ciò dobbiamo

conoscere bene il nostro antagonista , giocando d’astuzia, anticipando le sue mosse, conoscendo le sue abitudini durante ogni periodo dell’anno, di cosa si alimenta in base ai luoghi dove possiamo incontrarlo, la grandezza delle sue prede, gli orari migliori e quant’altro;

Per chi inizia, ricordatevi che Ogni predatore ha una sua preferenza in quanto ad esche,spot ed artificiali . Ad esempio gli artificiali per la spigola, ovviamente non saranno gli stessi che per la trota

Come del resto molte esche gradite dalle diverse specie di barracuda non sono gradite dai dentici e cosi via..

L’importanza di conoscere bene i predatori

ma cosi come dobbiamo pensare al predatore non dobbiamo tralasciare il comportamento delle prede e conoscere I loro metodi di difesa per sfuggire all’occhio del predatore.

Il Cromatismo che rappresenta la capacità di variare la propria livrea o colorazione attenuandola, cambiandola in funzione dell’ambiente che li circonda in base ad esempio sassi, rami o zone ricche di vegetazione come alghe etc.

Infatti è un’ aspetto molto interessante di comune utilizzo sia dai predatori per i loro agguati che dalle prede; non utilizzato solo dai pesci  ma un po’ in tutto il regno animale.

Date un occhio al mio video sul canale Fishing Hook

Acqua e condizioni di pesca

Da qui torna importantissimo l’elemento acqua  e, le sue condizioni infatti tanto più sarà limpida e tanto più i pesci foraggio si affideranno al cromatismo e vice versa in acqua velata o completamente torbida come possiamo trovare ad esempio: durante una mareggiata dalla spiaggia, o in

foce durante le fasi di piena successive a precipitazioni atmosferiche, o come in alcuni porti dove il continuo traffico navale smuove il fondale

alzando di costantemente sedimenti e tutte quelle particelle che in sospensione intorbidiscono l’acqua il nostro metodo dovrà cambiare.

Ok e adesso?dopo l’analisi di tutte queste variabili come e cosa dobbiamo fare per fare la scelta giusta?

Vediamo ora il giusto approccio

Possiamo approcciare in due modi: il primo utilizzando esche molto imitative del pesce foraggio sia per forma che per colore del quale il predatore va a caccia , questo può risultarci veramente difficoltoso se non conosciamo bene quel preciso ambiente/spot, perché la nostra abilità dovrà risiedere proprio nell’intuire la grandezza e la tipologia di questi pesciolini,

quindi prediligeremo esche molto imitative per forma grandezza e colore di questi pesciolini ,colorazioni naturali con che richiamino le colorazioni del fondale, ma che comunque siano in grado emettere dei piccoli bagliori o flash  imitando cosi i luccichii emessi dalle squame questo sarà importantissimo perché si, dobbiamo avere un’esca diciamo mimetica ma  non troppo per non nasconderla completamente al predatore perché in effetti il nostro obbiettivo è di  fargliela aggredire.

Il secondo e ultimo approccio è quello che possiamo definire il più fantasioso da utilizzare con acqua velata o molto torbida infatti con queste condizioni colorazioni molto accese, fluo o con toni acidi, saranno

estremamente catturanti innanzitutto perché creeranno molto contrasto con l’ambiente e saranno facilmente individuabili dal pesce.

Utilizzando cosi colorazioni inesistenti in natura possiamo avere un’arma in più, perché  potranno indurre all’attacco del pesce per vari motivi come

curiosità , territorialità ma anche semplice fastidio, aumentando cosi le nostre probabilità di strike. Concludo dicendo che non esiste un colore dell’esca migliore o più catturante di un altro ma soltanto il colore e l’approccio più adatto e redditizio in quella specifica circostanza.

Il team AletSpinning e Pescaspinning.net ringraziano Arnaldo di “Fishing Hook” per questo fantastico articolo.

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